Aethina Tumida: Il primo focolaio in Sicilia

ATSic

La notizia arrivata ieri ufficialmente dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie: il 7 Novembre due esemplari di Aethina Tumida trovati in un apiario situato a Melilli in provincia di Siracusa.

Ormai inutile pensare di eradicare il parassita, girano voci che giri liberamente già dalla scorsa stagione.

Se così fosse la distruzione di oltre 2100 alveari sarebbe stata inutile, ma sembra che siano ostinati ed intenzionati  a continuare con i roghi. Sono stati promessi rimborsi agli apicoltori colpiti, ma come al solito comunque non è ancora stato stabilito quando questi arriveranno. Bisogna trovare soluzioni alternative, basta roghi!

Anche se ancora non ufficiale sembra inoltre che l’UE voglia chiudere il nostro export di miele, ma per quale motivo? Il miele invasettato non è a rischio! Un nuovo enigma per contribuire al collasso del nostro Paese…

…qui il link alla mappa aggiornata

Fai clic per accedere a 20141110-Zoom100km-ITA.pdf

2 pensieri su “Aethina Tumida: Il primo focolaio in Sicilia

  1. bloccare il nomadismo lungo le linee di difesa tanto care ai nazisti si è rilevato inutile già allora per fermare la risalita delle armate alleate. Siamo sicuri di averne la forza di organizzare la difesa come apicoltori anche poco organizzati e organici?? forse il Po può sembrare l’unica linea naturale di blocco, ma non ci credo molto. Ad occhio e croce, più per esperienza che per altro, al 2016 attendo l’arrivo sul piano padano

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  2. Secondo me a causa dell’urbanizzazione quindi dei trasporti Aethina si espanderà a macchia d’olio in tutta l’UE, ma come tutti spero di avere torto e che il sacrificio di quegli alveari e la chiusura delle aziende apistiche nelle zona rossa sia dovuta a qualcosa, Sperare è l’unica cosa che ci rimane, ma confido nelle api e credo che ci sarà una selezione, molto drastica, da parte della natura stessa.

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