Aiuto Apicoltori hobbysti abusivi

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Ciao a tutti,
scrivo questo articolo perché conosco molte persone che sono interessate all’apicoltura, ma che quando si parla di dichiarare le proprie arnie, si tirano indietro per non so quale paura, di essere forse multati o denunciati, non saprei!
Ci sono anche persone che invece vorrebbero registrarsi, ma non sanno come poterlo fare.
Per farvi capire come funziona vi racconto la mia esperienza.
Presi nel 2010 un corso di apicoltura su un annuncio online, a pagamento, della durata di un anno.
Mi rilasciarono così il mio bell’attestato (carta inutile) e acquistai le mie prime tre famiglie d’api nel 2011.
Questo corso mi servì molto per capire come approcciarsi con le api e per riconoscere le loro patologie, ma un attestato inutile nell’aspetto legale, perché chiunque sappia fare l’apicoltore per legge può farlo anche senza attestato. Così come un allevatore di mucche o di capre.
Mi registrai alla Azienda Unità Sanitaria Locale (da ora la chiamerò AUSL) dove pagai una tantum di 50,00 euro. Questa tassa viene pagata per la detenzione di questi animali in estinzione, non so nemmeno per cos’altro, ma si paga una volta sola per fortuna!
Sempre alla AUSL mi  diedero tre registri (in fotocopie):
-”registro alimenti somministrati alle api” per descrivere cosa si è dato per il nutrimento alle api,
– ”registro delle analisi” da compilare nel caso farete analizzare il vostro miele o se farete analisi di laboratorio,
-”registro di consistenza apiari” da tenere aggiornato con il numero delle vostre arnie.
Oltre questi mi rilasciarono un codice aziendale, il nostro codice identificativo.
Compilai un altro modulo dove dichiarai dove si trovavano gli alveari. Ad esempio se li tenete sul vostro terreno , altrimenti dovrete farlo firmare al proprietario perché deve esserne a conoscenza.
Finito. Ora siccome non ho mai dato nutrimenti esterni alle api, mi trovo solo compilare quello della consistenza apiari annualmente.
Mi reco una volta ogni anno alla AUSL per lasciare loro questo censimento e per registrare perdite o incrementi di arnie il tutto gratuitamente. Nel mio caso si va entro il 31 dicembre perché mi trovo nel Lazio, ma per alcune regioni la data è soggetta a variazioni.
Se ne avete bisogno, avrete anche un supporto veterinario, e possiamo trovarlo sul sito della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani ove sono elencati i Veterinari che si occupano a vario titolo di Api, molti dei quali a tempo pieno e ad alto livello di professionalità per vedere la pagina cliccate qui.
Io conduco un apiario di dieci arnie ora, il limite per un azienda familiare.
Perché allora l’ho fatta? Perché grazie a questa dichiarazione, potete tenere le vostre api senza ricorrere in sanzioni, e sarete tutelati se un vicino viene punto o se uno sciame va all’interno del suo terreno o dell’abitazione.
Inoltre potrete unirvi a qualsiasi associazione che vi fornirà riviste di apicoltura e assicurazione per l’apiario che vi coprirà nel caso di un furto o di un atto doloso o vandalico.
Insomma sarete tutelati e potrete frequentare anche i convegni dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della vostra zona gratuitamente ascoltando medici ed esperti del settore e conoscendo altri apicoltori e condividendo esperienze. Qui vi saranno rilasciate anche molte riviste, libri e fascicoli gratis sulle patologie delle api e non solo. Potete cercare online l’Istituto situato più vicino a casa vostra.
Non abbiate timore, nessuno vi perseguiterà, ma dobbiamo essere uniti per poter proteggere questo patrimonio apistico insieme.
Chi ha la passione per questo meraviglioso mondo delle api sa di cosa parlo.
Se avete domande o vi serve aiuto o se ho dimenticato qualcosa a voi la parola e non dimenticate di iscrivervi al blog per rimanere aggiornati!